Truffa dei falsi sordi: i consigli per evitarla
Pubblicato il 4 novembre 2022 • Sociale
Tra gli stratagemmi più ricorrenti utilizzati dai truffatori per ottenere denaro, o dai ladri per distrarre e derubare le persone per strada, c’è quello di fingersi sordi o volontari per la raccolta di fondi a scopo benefico.
Per convincere le persone, in particolare quelle più anziane, i malviventi mostrano un falso certificato che attesta la loro disabilità e nel quale si specifica che stanno raccogliendo fondi destinati all’apertura di un centro internazionale dedicato all’assistenza di persone sorde e bambini poveri.
Sembra tutto regolare, anche grazie all’utilizzo di falsi moduli, in italiano e inglese, che dovrebbero certificare l’autenticità della beneficenza. In realtà le somme donate dai cittadini di buon cuore, che cadono nel raggiro, finiscono nelle tasche dei truffatori, che si appropriano anche dei dati sensibili che le vittime scrivono sui moduli, regolarmente firmati.
In alcuni casi i malviventi si mostrano molto aggressivi nei confronti di coloro che tentano di opporsi alle insistenti richieste di denaro, come dimostrano alcuni recenti fatti di cronaca.
La Polizia di Stato, in collaborazione con le associazioni legate alla sordità, ufficialmente riconosciute, Emergenza Sordi Aps, Movimento Lis subito Aps, InSegniamo Aps, Conosci Lis Odv, Associazione culturale Perché io Segno, Accessibilità & Eventi Deaf Aps, ha realizzato una brochure con lo scopo di mettere in guardia i cittadini.
Attraverso semplici e precise raccomandazioni si vuole proteggere e sensibilizzare i cittadini sul fenomeno delle truffe dei falsi sordi.
Nel documento è ben specificato che coloro che mostrano il falso tesserino non raccolgono fondi né per beneficenza, né per le associazioni di sordi.
Lo scopo di questa campagna solidale è quello di condividere le raccomandazioni con i vostri conoscenti, in particolare con i vostri anziani, affinché si possa fermare questo fenomeno molto diffuso.
Nel documento ci sono anche alcuni buoni consigli da seguire per evitare di cadere nel tranello dei truffatori:
- evita i luoghi affollati, altrimenti fai attenzione a custodire con cura la borsa o il portafoglio;
- non lasciarti distrarre da estranei mentre utilizzi denaro o effettui pagamenti;
- evita di tenere oggetti di valore in tasche esterne, tasche posteriori o zaini facilmente accessibili ai malintenzionati;
- diffida degli sconosciuti che ti avvicinano con dubbi pretesti.
La Polizia di Stato e le Associazioni invitano i cittadini ad essere prudenti e, in caso di episodi di truffa da parte di questi finti sordi di cui si è testimoni e/o vittime, a segnalare i casi sospetti, informando immediatamente la Polizia di Stato o chiamando il 113 o il Numero unico di emergenza 1 1 2 (Nue) o, se persone sorde, di usare l'App inclusivo Where Are U dell'AREU Lombardia per contrastare queste azioni illegali.
L’App Where Are U offre un maggior supporto alle persone sorde che in fase di emergenza possono indicare un dettaglio, grazie alla lista predisposta, per la motivazione della chiamata 112 attraverso:- modalità silenziosa: per chi non può parlare o ha difficoltà a chattare- modalità chat: permette di messaggiare direttamente con l’operatore 112.
VideoLIS di spiegazione sul funzionamento dell’App (tratto da un VideoLIS del 2020): https://youtu.be/7fxvbqnueao
Spiegazione in lingua tedesca: https://youtu.be/UIXi7Weq7UM
Il servizio 112 è attivo, per adesso, in 11 regioni: Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Provincie Autonome di Trento e di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sicilia.
Fonte Polizia di Stato: https://www.poliziadistato.it/.../1662d1173f81e12505654657